It’s been a while.. last post, bye bye.


Burning Nights ha ormai chiuso i battenti, più che altro per mancanza di tempo da parte di Giack (unico factotum di BN, nonché io) che non riesce più a stare dietro alle “tempistiche redazionali” (un post di Burning Nights normalmente richiede minimo due giorni full time di lavorazione) che Burning Nights richiedeva.

Può essere che posti qualche video bootleg o intervista di tanto in tanto sul canale youtube che conoscete di sicuro se leggete queste pagine, ma non credo avrò più tempo per redarre articoli .

é stato bello finché é durato, forse ci si rivedrà sotto qualche palco, forse no.. non smettete di andare ai concerti, sopratutto a quelli gratis o che costano poco. La crisi non ha nulla a che vedere con la cultura, anzi la Cultura può essere un ottimo modo per uscire dalla crisi che ingrigisce le nostre vite. Rinunciarvi, alla cultura in ogni forma, é la peggior cosa che peggiore che possiate fare a voi stessi. La Cultura si mangia, bisogna solo andare a cercarla, e mangiatene tanta, perché é un bene comune e deve essere per tutti.

Divertitevi, acculturatevi, promuovetela, sovvenzionatela se potete, insomma.. tutto ma non chiudetevi in casa. C’é ancora vita su questo pianeta, difficile dire per quanto.. approfittatene.

Sul canale youtube trovate qualche videobootleg tratto dal live dei Portishead a Villafranca di Verona. 26 giugno 2012 gli ultimi pensati per Burning Nights. Ma l’ultimo videobootleg che voglio postarevi é stato un esperimento per una band che é nata da pochi mesi, e che già promette bene.. dalle ceneri ancora calde dei Black Wojtyla, che hanno ispirato la nascita di questo blog, rinascono i Bellatesta.. non intendo aggiungere niente, proprio perché smetto di scrivere articoli.. però la musica parla da se.. non perdeteveli live 😉

Tutti i canali restano aperti, se volete comunicare con me fatelo pure. Leggerò e vi risponderò appena mi sarà possibile.

E in fine i ringraziamenti.. Ringrazio tutti, gli organizzatori culturali che in qualche modo tengono ancora vivo questo paese, gli artisti che si sono prestati a fare due chiacchiere con un cazzone qualsiasi a fine concerto, chi ha saltato (e salta ancora) con me sotto i palchi, chi é andato e chi é tornato, chi ha vibrato per un’emozione o per una botta di bassi sottopalco, chi ha letto gli articoli, chi li ha amati e chi li ha odiati, chi li ha consigliati ad un amico, chi ha guardato un ‘intervista o un videobootleg, chi ha apprezato, e anche chi no. é stato bello.

Vi ringrazio.

Beh.. ora si é fatta una certa.. Un salutom, bye! Bye! A Presto!

Giack

P.S.: ringrazio anche quegli stronzi dell’ Ass. Cul. Aucanize che hanno segnalato uno dei videobootleg che ho girato sugli Aucan durante il Miami 2012 per Burning Nights, ora non posso più uploadare video più lunghi di 15 minuti, se proprio vi dava fastidio, Stronzi, potevate contattarmi privatamente, ma avete preferito accanirvi con un blogger che ha avuto l’ardire di promuovervi, dopo aver pagato il biglietto per il vostro concerto e, senza recepire (ne richiedere) alcun compenso per quel video… vi auguro di strozzarvi coi soldi che fate, e che chi concepisce la musica in altro modo vi surclassi.. anche se so che non accadrà mai abbastanza presto, vi auguro di essere, artisticamente, dimenticati.


Prima cartolina dall’estate 2012 – Giorgio Canali e Rossofuoco al Carroponte


mi scuso per l’assenza, anche se francamente dubito di essere mancato troppo 🙂
Giorgio Canaliquesto articolo é una cartolina dall’estate 2012 che arriva quando a Milano é arrivato l’inverno, ed é un ricordo di Giorgio Canali e Rossofuoco al Carroponte di Sesto San Giovanni, il 19 giugno 2012.

Sono riuscito a trascinarci un’amica, lei era innamorata di Giovanni Lindo Ferretti e dei CCCP, l’ho convinta dicendole che era un ex CCCP.
é stata una fortuna convincerla perché aveva la macchina e senza non ci sarei mai arrivato al Carroponte..

Fortunatamente le piace, ed in effetti il concerto va alla grande il palco del Carroponte é notevole e la band stessa se lo gode. Il fatto che piaccia alla mia amica é una fortuna anche perché poi, durante tutta l’estate milanese, mi trascinerà lei a vederlo in ogni valle della bergamasca e tutte le volte che ripasserà a portata di auto.
A fine estate avrò visto Giorgio Canali e Rossofuoco almeno 4 volte, più una quinta in autunno.

Beh.. a me piace più che quando stava coi CCCP quindi me lo godo.


Ma torniamo alla cartolina dal concerto al Carroponte.. il concerto parte in modo esplosivo con non ricordobene quale canzone (sono passati quasi 6 mesi), ma di sicuro una veloce. Giorgio CanaliFa caldo e Giorgio Canali indossa una maglietta provocatoria bellissima: c’é una stella cerchiata a 5 punte, ma con una cerchiatura lievemente diversa da quella delle BR.. poi, invece, con il font delle BR, bianco su rosso, la scritta: FATEVI FOTTERE.

Riesco a posizionarmi sottopalco, dove c’é una melma fangosa rara.. é strano, sono giorni che non piove, e fa un caldo fottuto.. però la melma c’é.. chissenefotte.. alla fine sono ad un concerto Rock, e un po’ di fango non ha mai ucciso nessuno.. si salta e si canta sottopalco, perché l’energia é tanta.

Sul palco sono in 5, non c’é più Claude, la storica bassista credo sia tornata in Francia.. ho avuto la fortuna di vederla qualche anno fa alla presentazione di Nostra Signora della Dinamite. In compenso una terza chitarra.


Il live spacca, ma purtroppo la distanza tra il palco ed il pubblico é davvero tanta.. Giorgio Canalisono quasi in prima fila eppure tra me ed il palco ci saranno almeno 7 metri.

Nel concerto trovano spazio brani tratti da tutti gli album, dal primo Che fine ha fatto Lazlotòz, all’ultimo, Rojo, sia lenti che veloci, passando per tutti gli album in mezzo. Ovviamente il disco più suonato resta Rojo, ultimo arrivato in ordine di tempo, ma va bene così..

Divertente quando durante Lezioni di poesia qualcuno nel pubblico infrange la regola dell’accendino (chi l’accende é un repubblichino), e la canzone diventa, senza interruzioni ma con imprecazioni, Nuvole senza Messico.
Non mancano nemmeno momenti quasi noise, quando, ad esempio parte, incazzata come non mai, 1, 2, 3, 1000 Vietnam, violenta ed agguerrita come solo Giorgio Canali può farla.


Mi dispiace un po’ non venga suonata Rime con niente, uno dei pezzi migliori nella sua discografia, ma evidentemente non ha trovato spazio.. peccato.

RossofuocoA fine concerto faccio quattro chiacchiere con Luca Martelli, il batterista storico dei Rossofuoco che, vi assicuro, fa la differenza nei live, sprigionando un’energia davvero notevole; e con Giorgio stesso, sono tutti molto tranquilli nel post concerto a chiacchierare con la gente, però quando provo a chiedergli l’intervista mi dice che non ne ha voglia. Non insisto.

Scopro che al banco é uscito un altro disco, più indipendente dei precedenti, si chiama Fatevi Fottere, ed é composto prevalentemente da cover di altri artisti indipendenti, e da alcuni brani usciti, o censurati, in varie compilation nel corso degli anni.
ad aprirlo, ovviamente, la canzone con cui viene chiuso il concerto in tutto il tour estivo, la censuratissima Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio, violenta, ma sincera come non ne capitano spesso.

la bellezza di questa canzone travalica il suo senso, magari si può non condividerla, ma é una canzone così pura onesta e sentita che non si può non apprezzare.. a meno che non si possieda una tessera del PD, ovviamente.


Si chiude qui, con la giusta violenza, la prima cartolina estiva di Burning Nights, ne seguirà sicuramente un’altra appena possibile, forse due.. a presto.


MiAmi 2012 Day 3 (3/3): Fabrizio Cammarata & The Second Grace, Offlaga Disco Pax, Vadoinmessico e Brunori SAS


Dopo il live dei Ronin mi sposto nuovamente alla Collinetta di Jack dove sta Suonando Fabrizio Cammarata & The Second Grace, un cantautore molto interessante accompagnato dalla sua band.

Fabrizio Cammarata

Fabrizio Cammarata & The Second Grace live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Il suo cantautorato si rifà abbastanza esplicitamente a Bob Dylan, quello elettrico, per capirci.
Il sound tipicamente americano, così come le strutture delle canzoni ti portano lontano per un attimo. Purtroppo quando arrivo a sentirlo sta finendo, riprendo una canzone, scatto qualche foto, nulla più.
Gli arrangiamenti strumentali riempiono bene lo spazio tra le parole e da sotto il palco lo spettacolo é seguito ed apprezzato.
Fabrizio Cammarata viene dalla Sicilia, e devo dire che ultimamente da quella terra emergono molti talenti. Dieci anni fa non vi si guardava con altrettanto interesse, ora, per fortuna, si.
Ma alla fine poco importa, quel che conta é quello che viene trasmesso dal palco. E ci piace.
Sentiteveli e tirate le vostre conclusioni.


Dopo Fabrizio Cammarata & The Second Grace mi sposto sotto il palco Pertini, ci aspettano gli Offlaga Disco Pax.
Ormai sono una band storica seppur non mi abbiano mai fatto impazzire.

Offlaga Disco Pax

Offlaga Disco Pax live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels


Musicalmente hanno un’impatto che mi piace molto, il loro tipico recitativo invece dopo un po’ mi stanca. Ormai sono una band storica, ma per chi non li avesse mai sentiti li descriverei simili ai Massimo Volume, ma più politici.
sono in tre sul palco, ma l’impatto sonoro é comunque forte.

Sottopalco il pubblico li canta, conosce tutte le canzoni. Io non sono preparato, mi capita spesso, cerco di aprirmi il più possibile alla loro musica, e ora della fine mi pare piacevole.. tuttavia non mi invoglia a comprare dei loro dischi.
Però piacciono, non può far finta che non sia così.

Ripenso a quanto mi ha raccontato Lodo (Stato Sociale) che era ansioso di sentirli. Probabilmente tutto Lo Stato Sociale é stato influenzato da questa band.. Per me li hanno superati ormai.


Ritorno alla collinetta di Jack, sul palco sono già saliti i Vadoinmessico una band giovane ed energica, riesco a beccare circa due canzoni e mezza del loro live, le chitarre acustiche suonano calvacate spagnoleggianti, i testi in inglese

Vadoinmessico

Vadoinmessico live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

fanno pensare che per andare in Messico siano passati anche da qualche paese più anglofono, ma il tutto a dorso di mulo perché le cavalcate delle chitarre continuano senza uscire dal proprio mood.
Già dal nome s’intuisce: i Vadoinmessico sono una band che guarda fuori, lontano, oltre i confini a cui siamo abituati, e musicalmente si sente bene questa cosa.
Stanno suonando per il pubblico, ma tendenzialmente il MiAmi, sembra quasi una data di un lungo tour internazionale. é una sensazione sonora. Non sembrano una band di casa nostra, probabilmente é un’aspetto che li porta ad essere interessanti.
Non mi emozionano in modo sensazionale ma li sento e mi piacciono. Con energia e una certa onestà.


Dopo i Vadoinmessico mi sposto per l’ultimo parte del mio MiAmi2012 sotto il Palco Pertini.
é il momento di Brunori SAS. dalla Sicilia con furore.. un cantautore, che é anche una ditta e che é anche un’azienda, come la contemporaneità prevede oggigiorno.

Brunori

Brunori SAS live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels


A Brunori piace chiaramente parlare sul palco, presenta la band e saluta il pubblico in modo colorato, é un personaggio molto dettagliato Brunori SAS, i baffi, gli occhiali ed uno stile un po’ anni cinquanta che piace tanto al giorno d’oggi. Il tutto condito da una costante ironia che tende a dissiparsi solamente in alcune canzoni, dove il lato più romantico e poetico prende il sopravvento.. ma solo in alcuni brani.. In altri il taglio ironico resta dominante.
E qui sono gusti.
Brunori SAS é uno di quegli artisti che può piacere alla follia oppure può essere odiato.. personalmente non lo amo alla follia ma la sua ironia, sopratutto nei testi, mi risulta piacevole ed efficace. Io (sor)rido da sotto palco e gli faccio qualche video.


Altri ne trovate online, sullo stesso canale youtube di Burning Nights.
Il mio MiAmi finisce praticamente qui… non mi resta che salutare tutta la comnpagine di Rockit che anche quest’anno ha davvero fatto un bel lavoro. al prossimo anno (sei Burning Nights ci sarà ancora 🙂 ) e buone serate a tutti!

ho ancora qualche concertone a di giugno da raccontarvi in super ritardo.. e video da mostrarvi.. Stay Tuned!


MiAmi 2012 Day 3 (2/3): Lo Stato Sociale, Grimoon, Ronin.


Lodo

Lodo (Lo Stato Sociale) live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Dopo gli Amycanbe, sul palco Pertini, si avvicenda Lo Stato Sociale, una banda di giovani un po’ sudati, ma fa caldo e va bene così.
Ne Lo Stato Sociale cantano tutti, chi più e chi meno, però di base l’elemento corale é molto forte, perfettamente in linea con il proprio nome, ci sono 3 di loro che suonano cose elettroniche (synth di diverso tipo, ma forse c’é pure qualcos’altro che non riconosco) e due che suonano chitarra e basso.
Ma a farla da padrone sono i testi, marcati da una certa ironia e rigorosamente modificati in funzione della location del concerto e del relativo pubblico.
Dentro, un critica alla società contemporanea, dall’ingiustizia sociale della nostra Italia, alla critica a nuove generazioni vittime costanti delle mode imposte da qualcun altro.
Le strofe dei brani sono più recitate che cantate e delle basi fondamentalmente ritmiche accompagnano il tutto. Si torna a cantare, per davvero, sui ritornelli.


Il loro é, a tutti gli effetti, un live estremamente pop, fatto per arrivare a tutti e, allo stesso tempo, portare a tutti dei concetti, della politica, dei valori.

Stato Sociale

Lo Stato Sociale live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Che siano condivisibili o meno questo lo lascio a voi, quello che non manca, per certo, é l’energia, e l’alto livello di coinvolgimento del pubblico.

Più tardi nel proseguo della serata mi capita di incontrare Lodovico tra le bancarelle del MiAmi, ha un drink in mano il che mi suggerisce di approffittare dell’offerta speciale “prendi uno con drink e lo intervisti” quindi prima che capisca per intero lo situazione siamo seduti al banco di una bancarella rimasto vuoto e iniziamo la consueta Black Interview, a questo giro ad aiutarmi c’é Paolino di 1080pixels con cui mi sparo i concerti:


Dopo Lo Stato Sociale ci dirigiamo verso la collinetta di Jack dove sono già attivi i Grimoon, una band attiva da diversi anni ormai che canta praticamente sempre in francese.

Grimoon

Grimoon live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Non li conosco bene, anche se li sento nominare da anni, e più di una volta mi é arrivato alle orecchie un loro brano.. fanno un rock molto indipendente ma abbastanza classico.

Da sottopalco ho l’impressione che tengano molto ai testi, questo mi rende più difficile capire perché la scelta del francese, ma tutto sommato ci può stare.
Sul palco, insieme a loro un videoproiettore proietta dei video su di uno schermo portatile, purtroppo c’é ancora molta luce e questo fa apprezzare meno la cosa. Credo tuttavia siano loro produzioni, credo se non ricordo male qualcuno di loro é un videomaker quindi probabilmetne sono suoi lavori. Alcuni, se non tutti, mi paiono molto legati alla scelta musicale associata.. Sono interessanti, mi piacerebbe vederli in una situazione più favorevole e con maggior calma.. come detto il live all’aperto prima del tramonto non é la scelta migliore…


Dopo i Grimoon mi sposto nuovamente sul palco Pertini, dove ha già preso posizione un’altra band storica, dell’indie Italiano, anche loro li ho sentiti nominare tantissime volte, e li ho ascoltati di sfuggita, mai adeguatamente..

Ronin

Ronin live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Colgo quest’occasione al MiAmi per approfondire questa conoscenza superficiale dei Ronin, anche perché visto il nome non vorri si offendessero..

Era ora che li ascoltassi.. sono super ottimi! Praticamente sono una band strumentale, di quelle capaci di creare dal palco l’atmosfera da film di una colonna sonora d’altri tempi. in un’attimo ti portano, musicalmente, nel deserto; un’istante dopo in una città sinistra e spaventosa, e solo tra un brano e l’altro ti rendi conto di essere ancora al MiAmi 2012. I loro suoni si amalgamano perfettamente con la luce del tramonto che pian piano saluta il terzo giorno di MiAmi 2012. dopo qualche video spengo la Camera, e mi fermo ad ascoltarli in mezzo al pubblico, c’é tanta gente ma nessuno calca, non é musica per calcare, però ci si lascia trasportare e tutto va nel migliore dei modi.


L’ultima parte di MiAmi prosegue dopo il tramonto, e io ne approfitto per staccare con questo articolo.. cercherò di non far uscire aspettare troppo il prossimo non perdetevelo.. le Black Interview da questo miami sono finite ma abbiamo ancora molti Videobootleg da vedere.

Normalmente non lo faccio, ma visto il ritardo con cui ese questo articolo vi dico già che, se vi sono piaciuti, i ragazzi de Lo Stato Sociale si esibiranno gratuitamente al Carroponte il 2 Settembre


MiAmi 2012 Day 3 (1/3): Man On Wire, Lava Lava Love, Vincenzo Fasano, Amycanbe


17 giugno 2012 circolo Magnolia, MiAmi 2012.

Dopo aver saltato la giornata del sabato, a causa del Volo che ha portato Macao nella sua attuale casa, in viale molise 68, mi ritrovo al MiAmi.

Stefano Pasutto

Stefano Pasutto (Man On Wire) live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Sono quasi le 19 e dovrebbero aver appena iniziato i Man On Wire, che ho già incontrato e intervistato qualche mese fa, sempre al Magnolia… Quando arrivo stanno facendo una canzone con un’altro artista, non ricordo come si chiama, purtroppo li becco per l’ultima canzone per intero.. mi dispiace assai, ma più tardi mi spiegheranno che gli é stato chiesto di iniziare un po’ in anticipo e di chiudere un pelo prima del previsto.. un vero peccato per una delle migliori nuove band del panorama italiano.. comunque me li godo.. la location secondo me gli si addice, nel caldo torrido e nell’ambiente semibucolico dell’idroscalo, i loro suoni si armonizzano col resto.. chi é disteso sulla collinetta di Jack se li gode all’ora dell’aperitivo. Man On Wire.


Dopo di loro salgono sullo stesso palco i Lava Lava Love. Una band composta in parte dagli ormai ex Canadians, in parte dai Fake P.

voice

Lava Lava Love live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Una voce femminile danza su delle musiche pop tardoadolescenziali, come un ogni buon teenager americano farebbe prima d’iscriversi ad un’università. é un pop un po’ sporco, per nulla elettronico, senza pretese di raccontare cose particolarmente importanti, ma con l’intento perfettamente perseguito di far passare una bella serata a chi l’ascolta, piacevole senza essere noioso, scontato ma senza essere banale.

I Lava Lava Love non vi cambieranno la vita, ma sono perfetti per la situazione, suonano quando il sole é ancora alto, la gente seduta sull’erba della collinetta e direi che non si può chidere di meglio in questa fase del festival.
Inoltre, la band dal palco, mi trasmette uno senso di genuinità, che si trova sempre più raramente nelle nuove band. Lo apprezzo.


Mi sposto sull’altro palco, sta suonando Vincenzo Fasano, un cantautore con dotato di una piacevole energia.. P

Vincenzo

Vincenzo Fasano live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

urtroppo quando arrivo sta finendo l’ultimo brano e faccio a malapena in tempo a scattare qualche foto.

Poco dopo mi sposto sul palco Pertini, su di esso stanno iniziando gli Amycanbe. Non li conosco ma la voce mi suona familiarissima, e dopo averci riflettuto un paio di canzoni mi ricordo dove l’ho già sentita: é Francesca Amati dei Comaneci.

Ironicamente ho comprato un loro disco proprio qui al MiAmi due anni fa, e non ho mai avuto la possibilità di vederli dal vivo.. ora mi ri-trovo qui Francesca, a cantare per tutto il concerto con gli Amycanbe, e mi chiedo se i Comaneci si siano sciolti o altro.. boh.. per fortuna mi passa presto e mi godo di più il concerto.

Anche quest’anno ho convinto i ragazzi di Rockit che sono un fotografo professionista, e ho guadagnato il braccialetto “all areas”.. purtroppo quest’anno la collinetta di Jack pare non avere un sottopalco “All Areas”, ma fa (quasi) niente..

Gli Amycanbe, mi piacciono, sono in tanti e rispetto ai Comaneci offrono un’elaborazione sonora più varia. Tutta salute.


Durante il loro live faccio diverse riprese, perché li ho beccati dall’inizio e perché mi piacciono parecchio. Le trovate sul canale youtube di Burning Nights e linkati sula pagina Facebook.
La loro musica é surreale, per un’attimo l’idroscalo é un bosco di folletti e sul palco cantano e suonano.

Band

Amycanbe live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Sono suoni strani(anti) che ti portano dove non crederesti possibile, emozionano e densi: riempiono l’aria in modo palpabile.

A fine concerto gli compro uno dei dischi, mi fa piacere poterli ascoltare ancora a casa, e sicuramente sono tra le band più interessanti che hanno calcato questa edizione del MiAmi. Averli scoperti e conosciuti é un vero piacere. Gli Amycanbe sono una di quelle band per cui si potrebbero versare torrenti di parole ma personalmente preferisco lasciare queso (in)grato compito a chi li conosce meglio di me, e non mi resta che invitarvi ad ascoltarli.

Più tardi, riesco a beccare Francesca, e le chiedo se vuole rilasciarmi un’intervista, accetta di buon grado, quindi godetevela in una Black Interview decisamente black:


Nella prossima parte, che spero di riuscire a preparare in tempi onesti, tornerò a raccontarvi il proseguo di questa ultima giornata di MiAmi 2012, Enjoy 😉


MiAmi 2012 Day 1 (2/2): Saluti da Saturno, Umberto Palazzo, Calibro 35 e Pan Del Diavolo.


Mentre sul palco Pertini si esibiscono gli Amor Fou alla Collinetta di Jack, salgono sul palco, i Saluti da Saturno, una piccola sorpresa tra gli indipendenti italiani..

Bruno Orioli

Bruno Orioli (Saluti da Saturno) live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Beh in realtà non sono proprio una sorpresa, solo io li ho conosciuti da poco.. in realtà sono già al secondo album..

Ascoltandoli si ha la sensazione di essere in una balera emiliana solo che se poi guardi fuori da una finestra invece dell’adriatico ti trovi su un anello di Saturno.. E’ assurdo, ma é per questo che mi piace. I testi delicati vengono intonati su sonorità elettroniche ed acustiche.. una chitarra, delle tastiere/synch, una voce e di mezzo tanti giocattoli musicali di vario tipo, analogici e digitali che sprigionano i suoni più alieni.

Al primo giorno di MiAmi 2012 il sole é andato via, e i pezzi più tranquilli come Luce sembrano ninna nanne siderali.
Sil palco sono in 3 ma sembra siano di più per le moltiplicità di suoni emessi. Ci piacciono.


Umberto Palazzo

Umberto Palazzo live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Dopo i Saluti da Saturno é il turno di Umberto Palazzo, l’uomo che ha sfidato la SIAE con una Class Acton sale sul palco e inizia il suo show in compagnia di Sandra Ippoliti.

Umberto Palazzo ha attraversato tasselli importanti della storia del rock indipendente italiano, suonando con Massimo Volume, Santo Niente e, portando ora in giro, il suo primo album solista.

Nel live alterna brani nuovi a pezzi tratti dalle proprie esperienze precedenti. Personalmente non resto troppo colpito da questo live, ma mi piace molto il vestito musicale che é stato dato ai brani, dove la componente strumentale degli stessi ha assume spesso un’importanza notevole, non lasciando tutto nelle mani del testo.


Luca Cavina

Luca Cavina (Calibro 35) live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Dopo lo Show di Palazzo mi sposto nuovamente al Palco Pertini, dove stanno salendo sul palco i Calibro 35.

Il loro live inizia con una scarica d’energia a cui ne seguono molte altre. La band alterna brani nuovi e brani più suonati, l’energia é sempre la stessa, gli arrangiamenti cambiano sempre.. probabilmente sono una delle band che ho visto maggiormente in questi anni, ma ogni volta c’é qualcosa di diverso a caratterizzare le loro esibizioni e tutti i brani sembrano nuovi.

Non manca la scena consueta in cui suonano a volto coperto, interpretando i cattivi dei poliziotteschi da cui si sono ispirati.. e poi ad un tratto si aggiungono due ospiti sul palco, un paio d’ottoni per mischiare le carte degli arrangiamenti. Comunque visto che su questo blog li ho già raccontati molte volte non mi dilungherò ulteriormente parlando di loro.


Dopo una notevole porzione di concerto con i Calibro 35 mi sposto nuovamente alla collinetta di Jack dove stanno finendo il loro live i Pan Del Diavolo, una delle band più energetiche emerse dalla Sicilia.

Fabio Rondanini

Fabio Rondanini (Calibro 35) live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Due chitarre acustiche, di cui una a 12 corde, una voce e una grancassa.. ma per l’occasione di questo live c’é una batteria completa e pure un’altra chitarraelettrica.
Sprigionano davvero un bel muro sonoro, la chitarra a 12 corde crea un’atmosfera molto particolare, calda, diversa da quella della maggior parte delle band in giro di questi tempi.

Un po’ mi spiace di averli raggiunti solo alla fine del loro concerto, ma insomma… capita.. Mi piace molto anche l’intensità con cui stanno sul palco.. li sento determinati, quindi onesti nel loro rapportarsi col pubblico.. bella la loro capacità di improvvisare allungando, giusto il necessario, i loro brani per poter giocare ancora un po’ con gli strumenti e per il pubblico. Pan Del Diavolo.


A fine serata mi metto a girare per le bancarelle ed i palchi per rilassarmi.. quindi m’imbatto nei Saluti da Saturno, e ne approfitto per chiedergli un’intervista..
Molto gentilmente accettano, quindi solo per voi.. Black Interview with Saluti da Saturno! Enjoy:


A fine intervista praticamente finisce anche la serata e mi avvio verso casa..

Il giorno successivo non ho potuto seguire il MiAmi 2012, vi rimando direttamente alla terza giornata, appena avrò il tempo di redarla.. Stay Tuned!


MiAmi 2012 Day 1 (1/2): Thony Amor Fou, Carnesi, Aucan.


Quest’anno gli amici di 1080Pixels non hanno preso lo stand, ma sono comunque riuscito a convincere i gentilissimi ragazzi di Rockit di essere un fotografo superfigo, quindi ho ottenuto il pass per andare sottopalco. Scherzi a parte, senza di loro non avrei potuto andare con la videocamera buona, li ringrazio davvero di cuore per questo.

Thony

Thony live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Il venerdi arrivo a danze iniziate, sulla Collinetta di Jack sta suonando Thony mi fermo ad ascoltarla. Chitarra, voce e batteria. Mi ricorda molto le cantautrici americane come Cat Power, Patti Smith, ma anche PJ Harvey, nulla di particolarmente originale, ma mi piace abbastanza perché funziona l’atmosfera che riesce a creare. Per un momento ti senti oltreoceano, per un momento ti lasci cullare dalle modulazioni vocali e dalle vibrazioni elettroacustiche della chitarra; la batteria é leggera, presente ma senza senza irruenza prevaricatrice.. funziona.
Il sole é ancora alto e la voce di Thony é perfetta per chi é sdraiato, pancia all’aria, sulla collinetta di Jack.

Io però sono già entrato nel mood festivaliero, e appena finisce mi lancio sotto l’altro palco a sentire che viene proposto..


é il tramonto che arriva sul palco Pertini proprio mentre salgono sul palco gli Amor Fou.
Ho un ricordo non troppo felice di un loro live due anni prima, stesso festival, stesso palco. Quella volta mi ero annoiato parecchio. tuttavia mi sembra giusto sentire che é successo in due anni.. possono succedere molte cose in due anni, quindi stiamo a vedere/sentire..

Amor Fou

Amor Fou live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Due fenicotteri rosa vengono riempiti di elio e appesi a volare sul palco. Vicino alla batteria un dinosauro. La band si presenta sul palco con delle maschere di carta. Dopo qualche canzone se le tolgono.

Gli Amor Fou sono una band pop. Hanno sonorità abbastanza modaiole, orecchiabili per tutti, su cui però mettono testi più complessi, nei loro brani si alternano elementi di mondanità con riflessioni sulla contemporaneità più ampi, un filo disillusi, ma non vuoti.

Personalmente continuano a non piacermi troppo, però é una questione di gusti personali, li ho comunque apprezzati più dell’ultima volta, é giusto dirlo. Gli elementi scenografici portati sul palco però mi sono sembrati abbastanza fini a se stessi.. ma il pop funziona così, l’importante, nel pop, é lo show.


Mi sposto un po’ ai piedi della collinetta, sul palco c’é Nicolò Carnesi.
non so praticamente nulla di lui, purtroppo quando passo di li sta facendo gli ultimi pezzi.. mi fermo a sentire com’é.

Nicolò Carnesi

Nicolò Carnesi live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Il suo é un cantautorato rock, di quelli che ti vogliono dire qualcosa, ma ancora più importante di quel che ti dicono é e che ti arrivino dentro, che ti facciano sentire quello che stanno suonando. Non so se ho reso l’idea..

Musicalmente é abbastanza orecchiabile, i suoi pezzi si possono tranquillamente cantare/gridare, eppure qualcosa mi pare frivolo nel complesso.. non so cosa ma mi sembra che non ci sia poca carne al fuoco, può essere solo un impressione però.. bisognerebbe ascoltarlo meglio di quanto abbia fatto io sul momento (l’ho beccato solo su un pezzo e mezzo praticamente, poco per valutarlo).

Sul finale però la musica prende il sopravvento e mi piace. Non é particolarmente originale, ma la virata al caos sonoro mi piace, e qui proprio non me l’aspettavo. Buona così, mi ri-sposto contento.


Sul palco Pertini stanno ancora suonando gli Amor Fou, ascolto l’ultima canzone e poi é pausa. Palchi vuoti per qualche minuto.

Amor Fou

Amor Fou live at MiAmi 2012, circolo Magnolia
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels


Tempo di cambiare palco e sul Pertini salgono gli Aucan.

Dopo pochissimi pezzi la security fa allontanare i fotografi da sottopalco.. in realtà le condizioni di ripresa sono molto difficili, molto buio, e molto fumo sul palco. credo che nessuno sia riuscito a vedere gli Aucan in faccia, nemmeno dalle prime file.. dal canto mio provo a riprendere qualcosa da lontano ma non é semplice.

Personalmente non capisco bene questa scelta, é la stessa fatta dai Verdena l’anno precedente, boh.. a me pare un po’ menosa.. Anacronistica.
comunque é una loro scelta. Non ha troppo senso discuterla. siamo qui per la musica, e loro musicalmente spaccano, l’energia é davvero notevole e la folla ne gode. Parecchio. Aucan.


Prima di spostarmi alla seconda parte del report anticipo qui una Black Interview a Thony raccolta verso la fine della serata.. é stata molto piacevole. Tra cocktail e zanzare ho rubato la luce di uno stand, nella zona bancarelle.. ma é inutile dica altro.. Thony:


I’ve saw Dolphins drive Psicotaxi with an Eightball on the Gear. (2/2)


Ora é il momento degli Psicotaxi, ricordo con autolesionismo che per un errore ho cancellato la loro intervista, registrata a fine concerto, quindi purtroppo non potrò presentarveli come avrei voluto..

Guitar

Psicotaxi live at Barrios Café (Milano)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

mi riprometto di ri-intervistarli il prima possibile per poterveli far conoscere meglio..

Detto questo, hanno suonato in mezzo a The Dolphins e The Eightball.. pur essendo estremamente diversi per genere e tipo di ironia congenita.

Quando iniziano io sono fuori dal locale, fa un caldo maledetto. Tuttavia appena sento che la musica, messa durante il cambio palco, rientro.
Sul palco, dominano un synt/tastiera e la chitarra, ma anche basso e batteria si sviluppano in evoluzioni interessanti.

La band é strumentale, la voce la mettono solo alcuni di loro in alcune intro dei brani, in altre situazioni usano dei brani vocali registrati appositamente o tratti da altri prodotti cinematografici e video.
Subito il concerto prende un taglio un pelo psichedelico, per certi versi mi ricordano Pink floyd e Calibro 35, ma più aggressivi, quindi più vicini gli ZU,


Le atmosfere proposte sono quelle di una città notturna, lievemente thriller, i ritmi più ossessivi, ed i rumori elettrici si propagano in ogni direzione guidando l’attenzione nelle diverse variazioni.

Kayboard/Synth

Psicotaxi live at Barrios Café (Milano)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Ogni tanto compare qualche strumentino giocattolo, come il megafono di plastica, e vengono impiegati di contorno al ritmo estremamente strutturato in questione. Nell’intervista andata persa mi raccontano che sono strumenti entrati quasi per caso nei live.. Quando gli chiedo dei loro metodi compositivi mi rispondono che i loro brani spesso nascono da jam session, con forme nate dal caos.
E’ un metodo che mi piace molto perché permette di amalgamare meglio le diversità tra i diversi elementi della band.

Le atmosfere non perdono d’intensità nel proseguo del concerto, mentre gli interventi audio registrati culminano nel monologo da capo della polizia politica fatti da Gian Maria Volonté in Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, capolavoro di Elio Petri (uno dei migliori registi Italiani di Sempre). Di seguito un Brano perfettamente in linea con il resto.

The Band

Psicotaxi live at Barrios Café (Milano)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Mi piacciono gli Psicotaxi, sul palco del Barrio’s Café si esibiscono per una mezzoretta abbondante, poi lasciano il palco a The Eightball.

A fine serata, come già detto, intervisto il loro bassista ed il loro batterista, ma purtroppo non vedrete mai quella bellissima intervista. spero ne vedrete un’altra, ma spero ancora di più che abbiate la possibilità di vedere gli Psicotaxi dal vivo, meritano molto e non vi conviene perderli.

Nel prossimo articolo qualcosa dal MiAmi 2012.


I’ve saw Dolphins drive Psicotaxi with an Eightball on the Gear. (1/2)


Dopo mesi di volontariato a MACAO riesco a far ripartire lentamente Burning Nights, e per incominciare come si deve faccio subito due megacagate: il giorno dopo la serata in questione cancello, erroneamente due interviste superfighe.

The Band

The Dolphins live at Barrios Café (Milano)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels


Credevo di averle salvate la notte prima insieme ai videobootleg ed invece no. Quindi le interviste a Psicotaxi ed The Eightball sono andate irrimediabilmente perse.. provero a rifarle alla prima occasione, perché entrambe le band meritano, sperando non mi odino troppo per questo.

La serata al Barrio’s Café, in zona Barona a Milano, prevede il susseguirsi di tre band, nell’ordine: The Dolphins, Psicotaxi e, in chiusura The Eightball. Per comune senso delle cose ho deciso di dividere il post in due, in questa prima parte parliamo di The Dolphins e The Eightball, due band musicalmente più affini tra loro rispetto gli Psicotaxi, di cui potete leggere qui.


Le danze si aprono verso le 22:30 circa, o almeno così mi pare di ricordare Luca Dolphins entra in scena con una felpa con cappuccio, occhiali scuri, avvolto in una bandiera americana. E’ un miracolo non inciampi scendendo dal palco, visto che la situazione é già buia di suo.. probabilmente con gli occhiali scuri non vede nulla; é un miracolo pure che non collassi a causa dei 30°C con umidità a 150 % che affliggono il locale..

The Voice

The Dolphins live at Barrios Café (Milano)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Ma Luca Dolphins é una specie di supereroe dell’inutilità quando impugna il microfono ed é per questo che gli vogliamo bene.. é sempre per questo che quando si togli quella roba e resta in canottiera, una spugna di sudore, il pubblico si avvicina per raccoglierne delle goccie in delle boccettine, da usare poi come condimento nei panini..

Nel frattempo la band si introduce al pubblico, rigorosamente in inglese, e lo show inizia.
I nuovi brani dei The Dolphins sono assolutamente all’altezza delle aspettative, la cerchia di fan li accoglie a dovere.

A questo giro Andrea altro frontman dei The Dolphins ha la possibilità di cantare in un vero microfono e la sfrutta al meglio. La gente salta insieme alla band, i fan più storici cantano le hit come Pussy Dance, qualche piccolo rammarico per non aver fatto la storica Guess Her Muff, attesa da qualcuno.. o se l’hanno fatta me la sono persa.

A fine concerto riesco ad intervistare qualcuno di loro, ecco a voi l’unica Black Interview sopravvissuta alla mia minchioneria del day after.. Enjoy 😉


Dopo i The Dolphins salgono sul palco gli Psicotaxi, ma per il registro diverso che la band offre mi pare opportuno spezzarli nell’altra metà di articolo. altri video dei The Dolphins li trovate su youtube.

bass

The Eightball live at Barrios Café (Milano)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

La terza band della serata sono The Eightball, stesso registro dei The Dolphins solo un po’ più maturi, si fa per dire, nella strutturazione musicale dei brani. Sono un progetto musicale con maggior consapevolezza, ma senza perdere di cazzoneria, il che ovviamente é tutta salute. Chiedo scusa per il tecnicismo ma quando si scrive di musica bisogna darsi delle arie.

Anche il pubblico dei The Eightball é molto acceso, sia le ballate sia i pezzi più tirati vengono cantati e pogati da tutti.
Uno dei brani che personalmente trovo più rappresentativo é il seguente, e penso che sottolinei molto bene anche lo spirito che caratterizza le liriche della band.


E’ un punk rock abbastanza classico, ricco d’energia, che viene trasmessa costantemente sottopalco.
L’interazione con il pubblico sottopalco é costante.

band

The Eightball live at Barrios Café (Milano)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Mi paiono maturi per un album e nell’intervista che é andata persa mi pare di ricordare che mi confermassero questa cosa, ci stanno lavorando.
The Eightball sono una band parente rispetto ai Dophins, infatti condividono il bassista che, questa serata praticamente si é divertito più degli altri, saltando tra un palco e lo stesso.

se vi piace saltare sottoplaco in modo un po’ cazzone per il solo gusto di divertirvi non posso che consigliarvi di seguirli sui live, sono divertenti e non si prendono sul serio.. come é giusto che sia.


Mi dispiace davvero parecchio di non potervi mostrare le interview, mi riprometto di ribeccarli e ri-intervistarli il prima possibile, o almeno prima che diventino famosissimi e si trincerino dietro a sedicenti uffici stampa.

Vi ricordo che altri video delle due band sono trovabili sul canale youtube di Burning Nights! e sulla relativa pagina facebook..
E ora passo agli Psicotaxi.. non perdeteveli..


Mirò’s Gardener was definitely cool, and so the Gardens are


Jukka Reverberi

Jukka Reverberi (Giardini di Mirò) live at Circolo ARCI Magnolia (Segrate, Mi)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

é giovedì 3 maggio, e sono nuovamente al Magnolia..

Per questa serata ho provato a chiedere degli accrediti, più che altro per potermi piazzare sotto palco con la videocamera figa a girare videobootleg migliori.. purtroppo non ho convinto chi di dovere, quindi ho dovuto lasciare a casa la videocamera figa..

arrivo alle h.23:00, appurato di non essere in qualche lista pago il mio bel bigliettozzo, 10 euro, non mi pesa troppo, i Giardini di Mirò meritano come pochi altri. Faccio appena in tempo a guardarmi in giro e raggiungere la zona concerto, già abbastanza piena, che i Giardini di Mirò salgono sul palco. Inizia il concerto.

Lo scrissi qualche tempo fa e voglio riscriverlo qui: I Giardini di Mirò suonano il silenzio come nessun altro. Il loro fare musica é un fluire sotto la pelle di chi ascolta sensazioni, immagini ed emozioni che vengono da lontano, più lontano del palco da cui sono emesse.
E sottopalco l’incanto si propaga in un istante.


In circa 3 canzoni riesco ad agguantare la prima fila, i bassi pompano di brutto, li sento vibrare in ogni muscolo ed osso del mio corpo.. tutta gran cassa… gran gran gran cassa.

Corrado Nuccini e Giorgia Minelli

Corrado Nuccini e Giorgia Minelli (Giardini di Mirò) live at Circolo ARCI Magnolia (Segrate, Mi)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Nel corso degli anni il gruppo di Corrado Nuccini e Jukka Reverberi é passato attraverso a diverse evoluzioni musicali, aggiungendo sempre un tassello inaspettato al mosaico musicale italiano (ed anche internazionale). I Giardini di Mirò sono un esempio perfetto e contrario di quella che potrebbe essere definita glocalizzazione musicale, la loro natura estremamente locale si é evoluta su suoni più internazionali possibili in grado di raggiungere orecchie inaspettate, in una marea di modi diversi.

Sono passati 3 anni dal precedente loro lavoro, Il Fuoco, sonorizzazione musicale del film muto omonimo di Giovanni Pastrone (1915), una sfida creativa contro (ed attraverso) la fuliggine del tempo.
Ed é molto presente Il Fuoco nel live che propongono in questa serata, nonostante ormai sia già uscito il nuovo disco, Good Luck, le ceneri del precedente lavoro bruciano dal palco, ammaliando chi segue.


Allo stesso tempo tornano brani dagli album precedenti, il tutto si amalgama alla perfezione, nonostante le grosse differenze tra i dischi d’origine il sound del live resta uniforme amalgamando alla perfezione i salti temporali e stilistici dei diversi brani proposti.

Emanuele Reverberi

Emanuele Reverberi (Giardini di Mirò) live at Circolo ARCI Magnolia (Segrate, Mi)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Il nuovo Good Luck é un parziale passo indietro, c’é un ritorno alla forma canzone, che mancava da Dividing Opinions, ma nei brani comunque vengono mantenute alcune sonorità più “focose” il tutto in un’evoluzione continua.
Ad aiutare gli storici componenti: Jukka Reverberi,
Corrado Nuccini, Luca Di Mira, Mirko Venturelli, Emanuele Reverberi; la voce femminile di Giorgia Minelli (presa in prestito dai The Villains) ed un nuovo, bravo, batterista: Andra Mancin.

Tutto suona bene, tutto trasporta il pubblico per un paio d’ore in un’altra dimensione per poi riportarla sulla sponda de l’idroscalo appagata e con un senso di benessere nuovo. Il silenzio si riappropria del suo spazio, dopo esser stato fatto vibrare inaspettatamente, per una notte.


A fine live la gente si sposta in altre zone del Magnolia, il banco merchandising si affolla, gli prenderei il disco nuovo ma sono uscito con pochi soldi e non ne ho abbastanza… ci saranno altre occasioni..

Mirko Venturelli

Mirko Venturelli (Giardini di Mirò) live at Circolo ARCI Magnolia (Segrate, Mi)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Nuccini, Reverberi e gli altri della band ci mettono davvero poco ad uscire dai camerini per raggiungere il pubblico, e vi si aggirano molto tranquillamente.

Li vedo salutare diversi amici che sono venuti a trovarli, mi intrometto un pizzico di faccia tosta e gli faccio i miei complimenti, per primo fermo Nuccini, gli chiedo se può autografarmi un paio di cd che mi ero portato sperando in quell’occasione, e lui molto gentilmente provvede.. provo a chiedergli se vogliono fare un intervistina e lui ci stà.. poco dopo lo chiedo pure a Jukka, lui mi chiede 5 minuti.. quindi lo aspettiamo un po’… poi arrivano altre persone, altri autografi.. quando Jukka é pronto Nuccini sta parlando con altre persone.. vedo che parlottano tra loro buttandomi uno sguardo, alla fine Jukka mi dice di volerla fare lui che può bastare… Io il giorno dopo mi devo alzare alle 5:30, é l’1:10 circa… la prendo così come é venuta… ecco a quindi la Black Interview con Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò:


Luca di Mira

Luca di Mira (Giardini di Mirò) live at Circolo ARCI Magnolia (Segrate, Mi)
on Burning Nights!
in collaborazione con: 1080Pixels

Appena finita mi lancio verso casa.

ricordo sempre che su youtube e facebook compariranno altri video e foto che non sono riuscito a far stare nell’articolo.. enjoy e continuate a seguire Burning Nights!

P.S.: chiedo un po’ scusa per non aver pubblicato prima questo articolo, avrei voluto farlo uscire nel week end, ma sabato a Milano é successo qualcosa di inaspettato e meraviglioso: é nato MACAO, e io non ho potuto fare a meno di correrci a prenderne parte. ne approfitto per invitare tutti a fare lo stesso, perché se continua a svilupparsi come é stato sino ad ora diventerà un posto meraviglioso, che ci invideranno da tutto il mondo. Chi vuol passare é il benvenuto.. Vi aspettiamo a MACAO!